Uno sport per tutti: il Baskin
UNO SPORT PER TUTTI: IL BASKIN
di Federica Alberigi
DI COSA SI TRATTA?
Il Baskin è una rivisitazione del gioco del basket. Nasce a Cremona nel 2003 grazie all’ingegnere Antonio Bodini e l’insegnante di educazione fisica Fausto Capellini con l’idea di sviluppare uno sport adatto a tutti, rompendo le barriere sociali e ambientali che i soggetti con disabilità spesso possono incontrare nel corso della loro vita. Inoltre, promuove e sensibilizza giovani, adulti e anziani sul tema dell’inclusione. Nel 2018 questo sport diventa un modello da copiare e per questo motivo si espande oltre il confine italiano dando origine a tornei nazionali ed internazionali.
La bellezza di questo gioco consiste nel creare squadre composte da atleti normodotati ed atleti con disabilità instaurando un clima motivazionale, di amicizia ed inclusione. Le regole dello sport sono simili a quelle del basket, cambiano solo alcuni aspetti del regolamento: il campo da gioco e i ruoli dei giocatori. Vengono aggiunti in campo canestri di altezza più bassa rispetto a quelli del basket tradizionale in modo che tutti abbiano la possibilità di fare punto. I ruoli vengono indentificati con un numero che va da 1 a 5 e si differenziano in base alla disabilità dell’atleta. L’atleta normodotato assume il ruolo numero 5 e a mano a mano che la disabilità diventa più rilevante il numero del ruolo tende a diminuire. Infatti, il numero 1 è un giocatore con disabilità che non riesce né a camminare né a spostarsi in carrozzina, per questo motivo rimane sempre all’interno dell’aria di tiro e riceve la palla da un suo compagno di squadra per fare canestro.
FAR PARTE DI UNA SQUADRA
Il Baskin viene definito uno sport innovativo perché per la prima volta sono le regole che devono adattarsi ai giocatori e non il contrario. Questo sport ha dato la possibilità a tanti soggetti con disabilità di poter far parte di una squadra; una squadra composta non solo da atleti con disabilità ma di ogni capacità, genere e forma fisica racchiudendo il principio cardine di ogni attività sportiva: tutti i concorrenti sono sullo stesso piano. Il gioco valorizza il contributo di ogni giocatore all’interno della squadra perché tutti sono fondamentali per giocare ed avere successo, mantiene le differenze tra i singoli atleti e si focalizza su ciò che ognuno riesce a dare alla squadra grazie alle proprie capacità. Ciò permette di abbattere numerose barriere sviluppando un senso di appartenenza, realizzazione, popolarità e cooperazione tra compagni. Il Baskin ha quindi permesso l’interazione tra due ambiti che hanno ognuno da imparare dall’altro. Infatti, non solo le persone con disabilità beneficiano di questo sport ma anche i normodotati, i quali imparano a inserirsi all’interno di un gruppo, a mettersi a disposizione e ad aiutare i propri compagni. Chi pratica questo sport migliora le proprie capacità motorie e relazionali, la propria autostima, la fiducia in sé stesso e la propria motivazione. Si apre così un circolo di emozioni positive che riguardano tutti i protagonisti, i quali lottano insieme per raggiungere lo stesso obiettivo: divertirsi, vincere ed includere.
Per sapere di più sulle regole del Baskin:
https://baskincremona.files.wordpress.com/2019/11/regolamento-rev-14.pdf
Per vedere una partita di Baskin: https://www.youtube.com/watch?v=ONlU7TmbCy8

 
 
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